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Separazione

consensuale

UNA SEPARAZIONE CONSENSUALE E' QUASI SEMPRE LA SOLUZIONE MIGLIORE.
SERVONO PERO' ALCUNE ACCORTEZZE 

Cos'è una separazione consensuale?

La separazione consensuale è quella separazione in cui le parti si trovano d'accordo sulle condizioni.

Viene richiesta da entrambi ed entrambi chiedono di separarsi alle medesime condizioni.

Ovviamente non è detto che tutti e due vogliano separarsi. La richiesta di separazione potrebbe anche partire da uno solo dei due ma l'altro, preso atto di non aver la possibilità di opporsi, si mette d'accordo sulle condizioni.

Quali sono le condizioni su cui mettersi d'accordo?

Solitamente ci si deve accordare su:

a) modi di affidamento dei figli e tempi di permanenza presso ciascun genitore;

b) assegnazione della casa coniugale;

c) misura dell'eventuale assegno di mantenimento per i figli;

d) misura dell'eventuale assegno di mantenimento per il coniuge economicamente debole;

c) altri eventuali aspetti (conti correnti da dividere, eventuali mutui da rimborsare, animali domestici, autovetture, ecc. ).

A volte si va dall'avvocato avendo già raggiunto questo accordo, a volte è proprio l'attività dell'avvocato o degli avvocati a consentire di raggiungere l'accordo.

Si può fare una consensuale dopo aver iniziato una giudiziale?

Assolutamente sì. Una giudiziale può sempre esser trasformata in una consensuale.

Si può fare una separazione consensuale con un solo avvocato?

La separazione consensuale in Tribunale si può fare anche con un solo avvocato. Quella mediante negoziazione assistita richiede necessariamente due avvocati.

In ogni caso io reputo preferibile essere assistiti da un solo avvocato quando l'accordo è pressochè raggiunto e devono "limarsi" alcuni dettagli oppure quando l'avvocato è stato scelto di comune accordo ed entrambi ci si reca al primo appuntamento insieme. 

Il rischio infatti è che uno dei coniugi possa pensare che l'avvocato ha favorito l'altro. Meglio allora avere due professionisti che cercano l'accordo, ognuno difendendo le ragioni del proprio cliente.

Di contro rivolgersi ad un solo avvocato ha il vantaggio di un costo minore per la coppia.

Negoziazione assistita o procedura in Tribunale: quali differenze?

La negoziazione assistita è una procedura molto più snella che consente di non dover andare in Tribunale ed ottenere la separazione in tempi più brevi.

Deve necessariamente esser fatta da due legali.

Le parti sottoscrivono una convenzione con cui si impegnano ad un percorso di negoziazione per raggiungere l'accordo. Se l'accordo è raggiunto viene formalizzato in un atto sottoscritto dalle parti e dai legali. Quell'atto sarà trasmesso al Procuratore della Repubblica per avere il nulla osta / autorizzazione. Ottenuto quello la coppia sarà separata. 

Nel caso di procedura davanti al Tribunale, invece, l'accordo viene depositato in Tribunale. Il Presidente fissa l'udienza (non meno di tre o quattro mesi dopo). Le parti compaiono davanti al Presidente del Tribunale e, se l'accordo risponde all'interesse dei figli e non è illegittimo, lo omologa.
Il vantaggio dell'andare in Tribunale è di potersi rivolgere ad un solo legale e affrontare un passaggio davanti al Presidente del Tribunale che può avere un effetto psicologico di maggior ufficialità.

L'accordo può essere modificato?

L'accordo raggiunto può essere sempre sostituito da un nuovo accordo delle parti.

Ci si può anche rivolgere al giudice per ottenerne una modifica, ma solo se nel frattempo sono cambiate le condizioni oggettive.

E' quindi essenziale prestare attenzione a cosa si sta firmando.

Inoltre non tutto potrà essere modificato dal giudice: solo quelle parti definite elementi essenziali, mentre gli elementi accessori potranno esser modificati solo con un nuovo accordo delle parti

Il giudice può rifiutarsi di omologare l'accordo?

Il giudice può rifiutare l'omologa quando l'accordo non rispetta l'interesse dei figli oppure quando vi siano aspetti di illegittimità dell'accordo.

Una separazione consensuale è una cosa semplice. La può fare qualsiasi avvocato?

No! Che le separazioni siano cose semplici è un'opinione tanto diffusa quanto errata. 

Si agisce su aspetti molto delicati della vita delle persone (rapporti con i figli, rapporti economici, abitazione della casa). Bisogna conoscere bene la normativa e ancora di più è necessario capire quali conseguenze a lungo termine possono avere le proprie scelte; per questo serve esperienza.

Quando poi l'accordo non sia stato raggiunto ma lo si voglia cercare con l'aiuto del legale bisogna essere assistiti da qualcuno che abbia ancora più esperienza e sensibilità; ancora una volta bisogna capire le conseguenze a lungo termine delle proprie scelte, saper condurre un negoziato con persone emotivamente molto coinvolte, sapere quali evoluzioni avranno gli stati d'animo delle parti, sapere quali saranno le conseguenze  di un eventuale giudizio (che resta sempre l'alternativa di un qualsiasi negoziato).

E' indispensabile sapere cosa il diritto di famiglia moderno pretende dai genitori, e magari avere qualche cognizione sulla psicologia di bambini e adolescenti.

Bisogna raggiungere un accordo, ma poi va anche gestita l'attuazione di quell'accordo.

Per questo, anche nelle separazioni consensuali, è essenziale rivolgersi ad un avvocato che sia esperto di diritto della famiglia.

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